Fiera dell’anatra

L’appuntamento nella frazione del Comune di Bondeno è anzitutto un incontro con i piatti dell’antica tradizione popolare, preparati ancora con l’amore che ci mettevano le nostre nonne, e con gli stupendi monumenti del territorio, traccia ancora oggi visibile di come la storia di Stellata sia testimonianza del passaggio della grande Storia del Rinascimento italiano. Terra di confine del Ducato Estense, strategica per il controllo della via fluviale, Stellata e il Po hanno rappresentato per secoli la porta d’ingresso nella pianura ferrarese per chi veniva dalla Repubblica di Venezia e dal Ducato di Milano: ciascuna delle pietre della Rocca Possente risveglia l’anima dei secoli, parlandoci di duchesse, papi, re e imperatori. E di poeti: il Museo Archeologico è ospitato nell’antica Casa dell’Ariosto, di proprietà del figlio del grande Ludovico, e custodisce i ritrovamenti più antichi dei primi abitatori delle nostre Terre. La Torre Pepoli, del 1655, che si trova nella piazza centrale, è assieme alla Rocca la carta d’identità di Stellata. Lì vicino si trova la chiesa parrocchiale, la cui costruzione fu completata verso il 1459, ed è dedicata alla B.V. Maria, che si festeggia l’8 settembre, e quest’anno ritornerà protagonista dell’Antica Fiera. A Stellata si trovano anche due oratori: quello di San Domenico (a fianco della chiesa parrocchiale) e quello di San Francesco (al termine dell’omonima via), e Villa Federica, ora residenza della famiglia Spisani ma un tempo di proprietà del conte Gioacchino Napoleone Pepoli e, ancora prima, di Uguccione Contrari. Stellata è veramente un paese fiabesco, in cui si perde la cognizione del tempo. La sua storia è anche la storia del Po e delle lotte dei suoi abitanti per controllarne le intemperanze: i grandi impianti della Bonifica ferrarese, mantovana e modenese sono al centro di una rete che ha reso le nostre pianure fertili e accoglienti.

La Sagra dell’Anatra è l’evento centrale della fine dell’estate a Stellata: alla “Taverna della Golena”, gestita dall’ARC Stellata 97, potrete trovare un menù che si snoda tra piatti tradizionali come cappellacci, cappelletti, salamina da sugo e pietanze che vedono protagonista, da 560 edizioni, l’anatra.

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